Siamo un gruppo di famiglie che vogliono vivere in profondità la loro vocazione familiare seguendo le linee guida dettate da Papa Francesco nell’ esortazione apostolica Evangelium Gaudium e a valorizzare il ruolo specifico di “essere veri ministri educativi”. (cf. Amoris Laetitia.85)
Abbiamo costituito il“laboratorio dell’annuncio”, che porta avanti diversi progetti di cui “La Casetta di Dio” è il riferimento primario.
Il laboratorio non è una nuova associazione o movimento ecclesiale o una nuova struttura pastorale ma è un gruppo di lavoro che ha come caratteristica principale quella di produrre facendo, sperimentando, assumendo l’esistenza e il vissuto familiare dei partecipanti come luogo di ricerca, di analisi e d’intervento. L’espressione “laboratorio della fede” fu utilizzata da Giovanni Paolo II nella veglia serale a Tor Vergata, durante la Giornata Mondiale della Gioventù del Grande Giubileo del 2000 a Roma . Il termine laboratorio non ha senso di contenitore strumentale, tecnico o metodologico, ma come espressione di un’azione nella quale perizia e creatività, maestranza e apprendistato, si compongono per dare vita ogni volta a qualcosa di nuovo dentro una tradizione.
“La sfida che ci attende è far sì che ogni persona, nei molteplici ambiti di vita, possa sperimentare una Chiesa capace di comunicare il Mistero di Cristo; una Chiesa sensibile, partecipe, vicina, “esperta di umanità”, ricca di buona notizia, compagna disinteressata di viaggio. L’evangelizzazione inizia fuori degli ambienti parrocchiali ed ecclesiali, ma deve trovare in essi una scuola di verità e un «laboratorio» spirituale di idee, azioni e relazioni, a ogni età e in ogni condizione.” (CEI.”Incontriamo Gesù”. Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia. 2014)
I vescovi italiani inoltre affermano:
“…Un ruolo primario e fondamentale appartiene alla famiglia cristiana in quanto Chiesa domestica. Essa, proprio come la Chiesa, è «uno spazio in cui il Vangelo è trasmesso e da cui si irradia» e ha una «prerogativa unica: trasmette il Vangelo radicandolo nel contesto di profondi valori umani». Tutti conosciamo le fragilità, le fatiche e le ferite alle quali è esposta oggi la famiglia…. Proprio per questo, la comunità cristiana deve alla famiglia una collaborazione leale ed esplicita, considerandola la prima alleata di ogni proposta catechistica offerta ai piccoli ed alle nuove generazioni. In tal senso va valorizzato ogni autentico sforzo educativo in senso cristiano compiuto da parte dei genitori”(CEI.”Incontriamo Gesù”. Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia. 2014)
E’ ampliamente sottolineato in tanti documenti del Magistero il ruolo insostituibile della famiglia nella crescita integrale della persona e del credente. I genitori, infatti, “ricevono nel sacramento del matrimonio la grazia e la responsabilità dell’educazione cristiana dei loro figli”(Direttorio Generale per la Catechesi, n.227).
Nel contesto della Nuova Evangelizzazione vogliamo vivere e annunciare “la famiglia cristiana comunione di persone, segno e immagine della comunione del Padre e del Figlio nello Spirito Santo (CCC2205).
“Secondo il disegno di Dio, dal legame matrimoniale con l’amore che lo definisce, ogni famiglia deriva la sua identità, la sua missione di custodire, rivelare e comunicare l’amore, attraverso la formazione di un’autentica comunità di persone, il servizio alla vita e la partecipazione allo sviluppo della società” (Familiaris Consortio 17)
Maria, con il suo materno amore, ci fa sperimentare l’amore di Dio, e ci insegna a riconoscere la sua presenza nella nostra vita.
La primissima comunità cristiana si radunava a pregare nel cenacolo con Maria, la madre di Gesù, per ottenere da Dio ogni grazia, per approfondire gli insegnamenti del Maestro ed attuarli nella vita e per ricevere lo Spirito Santo il sigillo per la missione cristiana di annunciare l’amore di Dio agli estremi confini del mondo e dell’esistenza. Dall’esperienza di essere amati è nato in noi il desiderio di amare di più i fratelli per sentirci tutti figli dello stesso Padre.
Uniti nella preghiera e nella testimonianza, desideriamo che ogni uomo possa aprire la porta del suo cuore e finalmente Dio possa vivere nella sua casetta. Questa presenza è realizzazione di pace, di vera e stabile pace che tutti gli uomini desiderano ed è già l’avvento del Regno di Dio sulla terra.